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Num. 9951
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"spero di non perdere il conto delle persone e delle "cose" che rispedisco al loro creatore non voglio finire come il babbo"
Come al solito nessuno gli chiese niente, ne come stesse, ne come andasse, ninente e si ricordò del suo prozio che gli raccondava dei suoi viaggi nell'Amn, a nord, dove tutti erano freddi e insipidi.
La stronza saccente venne da lui, gli consegnò degli oggetti e se ne andò a fare la stronza saccente da un'altra parte. Una pergamena e una sfera di cristallo. Ioodio li guardò, capì a cosa servivano e si chiese quando potessero valere al mercato più vicino. Poi alzo gli occhi, guardò la ciurma riunita, il capitano, il nostromo, il mezz'elfo baciato in fronte da Tymora e la stronza saccente, specialmente la stronza saccente, e si fece la stessa domanda di prima.
Seguendo l'esempio dei suoi compagni, si costruiì anche lui una fionda e recuperò una ventina di proietti.
> Siamo sì più numerosi, ma continuo a credere che sia un suicido provare ad assaltare il campo base per liberare i prigionieri.
Si, lo è.
>Analizziamo meglio questo congegno magico
Anche questo lo è.
Ioodio non approvava bere sul posto di lavoro, e nemmeno bere ed abbassare la guardia in una foresta infestata di belve feroci, vicino ad delle rovine infestate di non-morti, vicino a un accampamento infestato di pirati, ma tant'è...
Ioodio si prende del tempo per chiedere agli ex-prigionieri tutto il possibile, se avevano visto un libro di magie o qualcosa de genere (cerca di descriverlo facendosia aiutare da Villon) e, sopratutto, quante più informazioni possibili sul nano.
"Ehm....EHM....EHMMMM!!! (usa illusione minore per fare un EHMMMM molto forte). Io proporrei di dirigerci verso uno degli ultimi templi inesplorati, trovare quello che cerca questa Isolda e utilizzarlo come lasciapassare per andare via da qui. Quando lo troviamo, utilizziamo la palla di cristallo per fare ad Isolda le nostre richieste".
Decise di chiamare la palla di cristallo come se stesso, e la chiamò "Negrantir".
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