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Num. 13698
File
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Altre idee per setting, così tanto per:
>Neo-Cyberpunk in Neo-Paperopoli
In un futuro che potrebbe essere fin troppo vicino... i droni svolazzano. Da qualche tempo anche alcune auto si sono messe a volare. Carne, pelle e pellicce si producono interamente in laboratorio dai rispettivi tessuti, senza che sia mai venuto al mondo un sistema nervoso né il resto dell'animale, quindi cibo e questi ed altri materiali biologici sono diventati non solo maggiormente etici ed efficienti, ma anche economici. Forme di intelligenza artificiale, non ancora generale, hanno semplificato la vita ad intere categorie professionali, mentre altre categorie sono state sostituite di punto in bianco. Varie specie di intrattenitrici virtuali olografiche danno il benvenuto ai giovani impiegati pennuti quando tornano nelle loro stanze dopo i turni di lavoro. L'energia elettrica è cresciuta, ma non per questo i bisogni pro capite sono diminuiti, infatti tutte queste IA consumano e non poco, il fotovoltaico richiede materiali sempre più preziosi ed il sogno di una fusione fredda che doveva risolvere tutti i problemi di questa ed altre città, non si è realizzato. Chi si dimentica il telefonino a casa rischia di non riuscire a pagare per il pranzo.
Al calare del sole, oppure quando il maltempo dura a sufficienza, la città si trasforma e mette a nudo le sue ineguaglianze e contraddizioni.
Dall'alto della sua torre, un'anatra mandarina miliardaria sorveglia la sempre meno ridente cittadina di Neo-Paperopoli, pensando come fare per rimuovere fisicamente i bassifondi ed i suoi abitanti, ovvero la classe del "non-necessariato", come altri imprenditori immobiliari e politici hanno iniziato a chiamarla.
"Un sole non basta per tutti."
Idea riciclata da precedenti fili
>Un West più selvaggio, più magico e più "old"
L'ambientazione è il Nuovo Mondo, più precisamente il Nord America, dove però la fauna è quella del Pleistocene (mammut, tigri denti a sciabola, cavalli e cammelli selvatici, orsi giganti, leone americano) che non si è mai estinta. La colonizzazione del continente nordamericano è stato un fallimento totale, per cause naturali e soprannaturali. Le madripatrie sono "scappate", hanno rivolto gli interessi altrove e non hanno più inviato né uomini né mezzi. I coloni che non sono riusciti a squagliarsela sono stati abbandonati a loro stessi. Per poter sopravvivere, i coloni hanno dovuto imparare dalle popolazioni indigene, ripartendo da zero o poco più. Di fatto la conquista, se c'è stata, è avvenuta al contrario, perché è stato il Nuovo Mondo a conquistare i migranti. Un po' di generazioni dopo, gli anziani narrano leggende circa mostri di ferro che solcano gli oceani, bastoni in grado di uccidere un mammut senza nemmeno toccarlo, e spiriti che vogliono che lascino questo posto perché non gli appartiene...
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