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Num. 16742
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Per una volta vorremmo adattare il nostro linguaggio e la nostra veduta del mondo, la nostra weltanschauung a una questione di ordine più basso rispetto alle tematiche in genere da noi trattate: la nota e spettacolare saga di Guerre Stellari in questi giorni tornata sulla ribalta col suo settimo episodio.
Tra il serio e il faceto diremo brevemente perché il Cuib è schierato ancora una volta coi cattivi.
Per farlo non si potrà prescindere dalla considerazione ben nota che i cineasti di Hollywood traggano ben poco dal caso, o dalla mera fantasia, nella produzione di queste grandi opere, attingendo invece copiosamente dal mondo dei miti e delle letterature esoteriche, in Matrix ad esempio la distinzione tra un mondo virtuale e uno reale è ben nota e di origine gnostica ritrovabile in Basilide e in altri autori dei primi secoli della cristianità.
Lucas, il produttore di Guerre Stellari, non ha d’atro canto mai smentito di aver caricato la sua saga di contenuti morali e simbolici né ha mai smentito la sua affiliazione alla massoneria (fatto che negli USA come noto è di gran lunga socialmente più accettabile di quanto non accada qui, dove i “fratelli” hanno ancora qualche pudore a rivelarsi come tali).
Non potendo fare qui una disanima completa delle etimologie dei nomi dei personaggi o degli altri simboli presenti nella saga ci possiamo limitare a metterne in luce alcuni fatti salienti.
Innanzitutto qual è il nemico dell’Impero ? Cos’è che il Cancelliere Palpatine (e si noti che il nome Palpatine deriva dal nome del colle Palatino, il colle di Romolo e di Augusto fondatori della grandezza romana) distrugge nel terzo episodio della saga ?
Il loro nemico non è nient’altro che la Repubblica una iperdemocrazia parlamentarista di livello galattico.
Già tale Repubblica ha caratteri poco lusinghieri ai nostri occhi essendo chiaramente votata ad una sorta di irenismo-pacifismo costitutivo (si vedano le resistenze che si affrontano per dotarla di un esercito, fatto comunque condannato dalla morale della favola in quanto funzionale ai disegni del Cancelliere-Imperatore), antimilitarismo e antimarzialismo dunque seguiti a ruota da uno smisurato egualitarismo co
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