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Num. 18234
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Il problema e' che il critico d'arte trova lo stronzo nel cesso dell'artista e dice "questa e' arte", cosi' te la possono vendere a centinaia di migliaia di euro.
Dettagli poi che magari il critico d'arte e' lo stesso che gestisce la galleria e ti vende le ciofeche, lui e' il critico.
La famosa merda d'artista di Piero Manzoni (battuta a 270 mila euro) sta li' proprio a sottolineare questo concetto. Se l'artista e' famoso e la sua opera d'arte numerata e in tiratura limitata, il mercato dell'arte moderna e' pronto ad accettare letteralmente merda.
Poi il critico d'arte puo' farsi tutte le seghine mentali sul come il taglio sulla tela rappresenti il vedere oltre la tela e bla bla bla, ma alla fine e' un cazzo di taglio su tela.
Io questo lo dico a prescindere di Salo' e Pasolini, che almeno il film l'ha fatto. L'arte moderna e' passare 1 ora e 20 di "effetto neve" e spacciarlo come film con i critici che ti fanno i bocchini ad ingoio dicendo "l'effetto neve, la piu' altissima forma di cinematografia! La telecamera che diventa interferenza per sottolineare il disagio del mondo moderno! Il dioporco! Il tecnico che ti fotte i soldi per riparare il televisore e vedi solo effetto neve! La fica di tua nonna!". E insomma ci siamo capiti.
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