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Num. 34997
Ho visto il film di Ojamajo Doremi.
Molto meta, questo è quello che mi ha colpito subito. È chiaramente pensato per (almeno in parte) un pubblico di ragazzine che sono cresciute con Doremi ed oggi affronta il mondo del lavoro.
A me questo meta piace e non piace, non sono contrario a prescindere. Quello che non mi piace è la negazione della componente maschile della fanbase. No niente, ho scritto questo prima di finire, ma è sbagliato. Il fan di Doremi esiste. Ed è anche descritto bene. Ne esce un uomo buono che sbaglia ed è schiacciato dai propri errori ed insicurezze.
Quello che mi piace è uno spaccato psicologico della donna millenial da far paura. Paure, relazioni con gli uomini, amicizia, globalizzazione.
Per essere un prodotto chiaramente per donne, l'uomo ne esce anche bene. Manca quel vittimismo misto a rancore che traspare in molte storie "josei". Si, qui il superiore è una merda, ma è solo una merda, non c'è quella visione completamente negativa del maschio che si traduce in un amore-fuga. Qui gli uomini sbagliano, e molto, però c'è positività.
Io ve lo consiglio, raramente ho visto qualcosa di questo livello.
Tornando sull'elemento meta, mi ha ricordato Animegatari nel senso che il punto è l'esisteza di un "tribù culturale" che unisce persone diverse. Non è come ad esempio Hellraiser 8, ad esempio, in cui i fan di Hellraiser sono tutti uguali, più o meno. O anche Bomb City, in cui le persone si riuniscono in gruppi per separarsi.
Qui torna un po' il mito del villaggio globale, anche se in piccolo.
Promosso a pieni voti, perde mezzo punto perché Sora doveva mettersi col ragazzo. Dopo aver visto la foto e pianto doveva andare da lui.
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