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Num. 27490
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>>27483
La mia bassa autostima era dovuta ad un clima familiare che non ti permetta di essere quello che volevi, in cui l'intera famiglia proiettava su di te le loro ansie e le loro paure.
Ero depresso e stavo veramente veramente male.
Poi avevo un passato di bullismo che ha distrutto la mia adolescenza.
Ho cominciato ad andare dallo psicologo dell'università e poi sono andato da un altro terapeuta.
Mi ha insegnato a mettere dei paletti alla mia famiglia, mi dato degli strumenti per combattere l'ansia e pian piano ho conquistato i miei piccoli traguardi\obiettivi.
Ho cominciato che non andavo a far spesa dalla paura, dall'ansia, avevo paura ad andare a prendere il caffè al bar.
Oggi invece prendo aerei da solo per andare all'estero, ho stretto amicizie, mi piace provare anche bar diversi per trovare quello in cui fanno il caffé migliore ecc.
È stato un percorso lungo ma ne è valsa la pena :)
>>27484
A Milano ho un coinquilino ma praticamente non ci parliamo. Visti i prezzi non posso permettermi una casa tutta per me. Non mi "sento" solo, qui però ho delle amicizie ma in generale sono una persona abbastanza indipendente. Mi piace stare da solo, fare le mie cose, anzi, alle volte ho proprio il bisogno fisico di rimanere da solo.
>>27487
>Poi mi sono fatto la mia vita, conoscevo centinaia di persone e cose.
E come hai fatto a farti amicizie al di fuori dell'università?
Ecco, la maggior parte delle mie amicizie derivano da lavoro ed università.
Sicuramente vorrei provare ad iscrivermi a qualche corso, dove trovare gente affina a me.
Farò corsi da nerd, tanto la figa l'ho sempre vista con il binocolo per cui...
>Ora mi sono trasferito a Milano, non ho più una casa solo mia ma la divido, sono qui per lavoro per avere un futuro economicamente stabile, ma qui ho pochissimi amici, mi ha lasciato la gf, lavoro come un bastardo e non ho tutto quello che avevo a Torino, ho cose diverse, poche cose e non comrosrabili. Anon sono sicuro che costruirò il mio mondo anche qui.
Anch'io mi trasferisco per "carriera" e avere un futuro più stabile.
E per il resto anon mi dispiace; Milano è una città strana, molto spesso di passaggio, per altri diviene un passaggio definitivo ma non ti sentirai mai milanese. Ma va bene così.
Un abbraccio.
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